FERBA - Federazione Europea delle Razze Bovine del Sistema Alpino

La F.E.R.B.A. è stata costituita nel 1992, ed è composta dalle Associazioni degli Allevatori, di 5 paesi europei, che gestiscono i Libri Genealogici e i programmi di selezione delle 11 razze bovine autoctone allevate nelle Alpi, regione d'Europa.
La Federazione ha come fine principale la conservazione e la valorizzazione delle razze bovine autoctone, e più in generale la conservazione del Sistema Alpino nel suo complesso : le risorse naturali, la razza e i prodotti tipici. Questo sistema garantisce il perseguimento di molti degli obiettivi individuati dalla Politica Agricola Comune.

La Federazione è composta dalle seguenti organizzazioni di razze alpine :

ANIMALI

ANIMALI

ALLEVAMENTI

RAZZA

STATO

STIMATI

ISCRITTI

ISCRITTI

Abondance

Francia

70.000

8.000

1.220

Tarentaise

Francia

30.000

15.000

1.700

Vosgienne

Francia

8.500

742

700

Valdostana

Italia

70.000

40.227

1.645

Grigio Alpina

Italia

26.000

16.047

1.196

Rendena

Italia

9.000

6.878

218

Herens

Svizzera

13.500

7.785

1.065

Pinzgauer

Austria

52.000

22.000

1.470

Tiroler Grauvieh

Austria

7.700

6.611

1.083

Vorder Walder

Germania

18.000

5.549

265

Hinterwalder

Germania

3.500

1.288

116

308.200

130.127

10.678

In data 11 luglio 2002, l'amministrazione e la direzione della Federazione, in conformità all'attuale Statuto, sono stati rinnovati e sono stati eletti al ruolo di :

PRESIDENTE

Johan Weissensteiner

A.N.A. Bovini Razza Grigio

ITALIA

VICEPRESIDENTE

Erich Scheiber

Tiroler Grauviehzuchtverband

AUSTRIA

SEGRETARIO

Gottfried Heinz

A.N.A. Bovini Razza Grigio

ITALIA

 

COMITATO DIRETTIVO

Augusto Chatel

A.N.A.Bo.Ra.Va.

ITALIA

Erich Scheiber

Tiroler Grauviehzuchtverband

AUSTRIA

Mario Vevey

A.N.A.Bo.Ra.Va.

ITALIA

Gottfried Heinz

A.N.A. Bovini Razza Grigio Alpina

ITALIA

Otto Hausegger

Tiroler Grauviehzuchtverband

AUSTRIA

Alan Lancon

UPRA Tarentaise

FRANCIA

 

REVISORI

Thierry Curdy

UPRA Abondance

FRANCIA

Italo Gilmozzi

A.N.A. Bovini Razza Rendena

ITALIA

Franz Maus

Zuchtverband fur Waldervieh

GERMANIA

Particolarità delle razze bovine alpine autoctone

Caratteristiche comuni e indirizzi di produzione delle 11 razze
- sono per lo più allevate in allevamenti di piccole dimensioni
- sono razze utilizzate e selezionate per l'alpeggio ed il pascolo in montagna
- sono razze che hanno conservato la loro primitiva potenzialità in termini di rusticità e di duplice attitudine produttiva (latte e carne) e non vengono alimentate con prodotti importati o di sostituzione
- sono all'origine della produzione di molti prodotti tipici
- sono parte integrante della storia e del patrimonio culturale delle popolazioni alpine
- sono depositarie di un patrimonio genetico insostituibile.

Ruolo multifunzionale e insostituibile delle razze bovine autoctone del Sistema Alpino
- conservazione del paesaggio alpino fruibile all'attività turistico-ricreativa
- salvaguardia del territorio attraverso l'attività di pascolamento e mantenimento delle cotiche erbose polifite originali
- mantenimento del tessuto sociale, economico e culturale
- limitazione delle eccedenze produttive attraverso l'utilizzazione estensiva delle risorse naturali
- valorizzazione del rapporto ambiente-razza-prodotto tipico con diversificazione dei prodotti ottenibili
- produzione di alimenti sani all'interno di un'ambiente intatto
- esaltazione del gusto e dell'aroma del latte e della carne e dei loro prodotti di trasformazione
- conservazione della biodiversità e della variabilità genetica.

Incidenza dell'attività zootecnica alpina nel contesto europeo
Le 11 razze bovine che attualmente aderiscono alla F.E.R.B.A. rappresentano solo lo 0,4% dei capi ma il 9% della variabilità delle razze bovine allevate nell'Unione Europea.
A livello occupazionale, la zootecnia alpina, con circa 300.000 capi allevati, fornisce occupazione e reddito a quasi 40.000 allevatori. A livello ambientale queste razze utilizzano nel periodo estivo gli alpeggi e i pascoli dell'alta montagna e popolano una superficie di circa 850.000 ettari del territorio alpino.
In questo modo garantiscono l'utilizzazione più economica e a ridotto impatto ambientale di un area estesa e di fondamentale importanza per la Comunità.